I conti di Lavagna
Nel 2013, nell’entroterra chiavarese, viene rinvenuto un arsenale di armi. Successivamente gli inquirenti scoprono che l’hotel Ambra, di proprietà della famiglia Nucera e già oggetto di accertamenti nell’ambito del processo Maglio 3, era crocevia di politici, imprenditori e pregiudicati di origine calabrese. In occasione delle elezioni amministrative del 2014 viene documentato il patto elettorale tra i Nucera-Rodà e coloro che poi sarebbero diventati i vertici dell’amministrazione del Comune di Lavagna. L’inchiesta documenta l’interesse delle cosche per una pluralità di attività economiche (gestione dei rifiuti, bar, chioschetti), di usura, nonché per il riciclaggio e il reinvestimento nel mercato immobiliare.